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Kräutergarten

PASSEGGIANDO PER L’ORTO!

Conoscenze sulle erbe ›

Un percorso di conoscenza attraverso l’orto delle erbe aromatiche

Teaser: É possibile esplorare l’orto di Bergila da soli oppure con una guida. Una visitatrice racconta la sua esperienza della visita guidata nell’orto, dei profumi e dei colori captati e delle nuove conoscenze acquisite.

Natürliches Unternehmen

La conoscenza della natura confezionata a colori!

Da tempo immemore desideravo poter fare questa esperienza, direi quasi da quando ho iniziato ad usare i prodotti di Bergila. Oggi voglio finalmente ammirare da vicino la natura che vi è contenuta. La nostra visita inizia proprio davanti allo shop, dove fiorisce e prospera l’orto delle erbe aromatiche e delle piante officinali. “Oltre a questo, abbiamo anche un altro orto coltivato, per una superficie totale di due ettari. A questi si aggiunge l’arnica che un contadino coltiva appositamente per noi ad altitudini più elevate. E poi ci sono naturalmente le piante selvatiche”, racconta Andrea, la responsabile junior in casa Bergila, mentre il mio sguardo si posa sulla moltitudine di piante e colori. L’occhio cade sulla prima aiuola dinanzi a me che apre l’orto di erbe aromatiche ed Andrea mi dice: “Qui, all’ingresso dell’orto, abbiamo messo delle piante da esposizione che non utilizziamo direttamente per la realizzazione dei nostri prodotti, ma ci piace comunque farle vedere ai nostri visitatori”, indicando i cartelli che riportano il nome di ciascuna pianta e i suoi effetti benefici.

Un legame con la natura

Proseguiamo la nostra passeggiata attraverso l’orto. Ci fermiamo presso le varie stazioni del percorso dei profumi, dove si possono cogliere e cercare di indovinare gli odori di oli essenziali. Poi rivolgiamo la nostra attenzione alla pianta del timo. Andrea mi precede e indica una fila di aiuole il cui cartello riporta il nome “piantaggine”. “La piantaggine si trova dappertutto in natura, cresce selvatica nei prati. Ma ciò che la maggior parte della gente non sa che si può usare come cerotto naturale sulle vesciche dei piedi”. Mi stupisco di questo particolare e sento che queste nuove conoscenze mi fanno sentire più vicina alla natura. Comincio a pensare che per ogni dolore esista DAVVERO un’erba adatta per curarlo!

Continuiamo a passeggiare, i miei occhi sono costantemente inondati da infinite sfumature di verde provenienti dall’orto delle erbe aromatiche, da fiori che lo ravvivano con macchie di colore, mentre Andrea mi racconta del suo mondo di erbe come se stesse leggendo un libro. Ci fermiamo davanti all’aiuola dell’alchemilla e Andrea mi fa vedere una foglia, sulla quale si sono depositate delle piccole gocce: “Queste sono gocce di guttazione. Durante la notte, l’alchemilla le estrae dal suolo e le conduce attraverso lo stelo fino alle foglie, dove le espelle. Da qui deriva il nome latino di questa pianta, ovvero “alchemia”, così come la definizione in tedesco “Alchimistenkraut” cioè “erba dell’alchimista”, in quanto trasporta acqua dal suolo verso l’esterno. La mattina, le gocce del processo di guttazione si depositano sulla foglia,  formando un calice e, se si osserva con attenzione, si nota che assomigliano ad un neonato nell’utero della madre. Potrebbe essere una spiegazione perché questa erba si presta particolarmente bene a curare dolori tipicamente femminili. L’alchemilla porta questo nome anche perché le sue foglie sono ricoperte da uno strato peloso, molto morbido, proprio come un mantello (in tedesco questa pianta si chiama Frauenmantel: Frauen = donne; Mantel = cappotto, mantello). Protegge dunque la donna proprio come lo farebbe un mantello. Oggi si chiama teoria delle segnature il metodo che sin dall’antichità permetteva di interpretare il significato dei segni forniti dalle piante.

Erbe aromatiche e piante officinali: un caleidoscopio di colori!

Accanto all’aiuola dell’alchemilla cresce il lamium, un’altra pianta officinale per le donne, seguito da fiordalisi, salvia, verbene odorose e calendule, queste ultime sono note ed amate per la loro grandissima versatilità: “L’unguento alla calendula dovrebbe sempre essere presente fra i prodotti da portare in vacanze in caso di bisogno”, sostiene Andrea, “perché è un ottimo rimedio  contro le scottature!” Nell’aiuola accanto cresce l’arnica chamissonis, seguita dalla bella di notte, la monarda, l’echinacea purpurea. Quest’ultima fortifica il sistema immunitario, mentre la monarda stimola la digestione. La maggior parte di queste piante la conosco già, ma il fatto di poterle vedere da vicino e con attenzione è una bella esperienza. Avverto di perdermi sempre più e più nei racconti legati alla natura di Andrea e mi rendo conto che si potrebbe davvero vivere solo dei prodotti messi a nostra disposizione dalla natura. Stando alle affermazioni di Andrea, è veramente incredibile quante piante provenienti da boschi e prati siano commestibili. Avendo già qualche conoscenza in materia di piante officinali ed erbe aromatiche, mi stupisco di quante cose non sapessi prima di questa visita. Del dente di leone, per esempio, utilizzavo sempre le foglie come insalata e sapevo, che con il fiore giallo si poteva preparare il miele. Ciò che mi sfuggiva completamente era la possibilità di utilizzare anche le sue radici. Oppure che le foglie dei carciofi potessero essere utilizzate per preparare un decotto depurativo per il fegato! Lo scopro mentre facciamo un piccolo giro attraverso un’aiuola con erbe molto speciali. Il rabarbaro è alto almeno un metro e mezzo e da quanto afferma Andrea, crescerà ancora. Qui cresce addirittura la genziana maggiore, che poi diventerà un ottimo liquore. La camomilla dei tintori per ora mi era sconosciuta. Ho imparato che viene utilizzata per tingere tessuti. Anche la stella alpina fiorisce nell’orto delle erbe di Bergila. Se ne ricava un estratto oleoso impiegato in diversi prodotti cosmetici.

L’impressionante orto di erbe aromatiche e piante officinali si chiude con un prato fiorito coloratissimo. Su questo pezzo di prato seminiamo una miscela colorata di fiori – la cosiddetta “miscela delle fate” – affinché api e farfalle abbiano un habitat ancora più colorato!”, racconta Andrea e nella sua voce avverto apprezzamento e stima che pervade anche a me: per la natura in prima linea, ma anche per Bergila, che cura e cresce con tanto amore le piante, affinché possiamo utilizzare la loro forza per il nostro benessere.

Grazie mille per avermi permesso di dare un’occhiata dietro le quinte della natura! Dal canto mio, non posso che consigliare vivamente la visita a questo splendido orto di erbe aromatiche e piante officinali.